Caserma “Menini-De Caroli”: ITAMIL denuncia le gravi difficoltà economiche dei militari in Alto Adige.

21.06.2025

Vipiteno (BZ) – In un contesto paesaggisticamente incantevole, tra le vette delle Alpi e una cornice architettonica tipica montana, la Caserma "Menini- De Caroli" ha ospitato una significativa visita della delegazione del sindacato ITAMIL Esercito, guidata dal Segretario Generale Girolamo Foti, accompagnato dal Presidente Regionale Carlo Pappalardo, dal Segretario Regionale Maurizio Cardella e dal Segretario del Distretto di Bolzano Sergio Picca.

L'incontro con il Colonnello Riccardo Venturini, comandante della struttura, ha permesso un confronto aperto e diretto con i militari del reggimento.
La struttura presenta in piena buona salute una palestra efficientissima, e il comandante – pur oberato dagli impegni operativi – ha dimostrato particolare attenzione al benessere del personale, cercando di rispondere con equilibrio alle esigenze quotidiane

Costi insostenibili e condizioni al limite della sopravvivenza

Ma il quadro emerso dalla voce dei militari è drammatico: il costo della vita in Alto Adige ha raggiunto livelli incompatibili con gli stipendi percepiti dal personale in divisa. ITAMIL ha raccolto testimonianze dirette su una realtà fatta di: Affitti che partono da 1500 euro mensili (anche per gli alloggi demaniali, se disponibili), con l'unica alternativa di pendolarismo verso aree meno care (1000–1200 euro);

Il paradosso è evidente: la media degli stipendi militari varia da 1500 di un graduato a 2700 euro del dirigente, anche nei ruoli apicali, mentre un autista privato o un operaio locale può guadagnare nella media oltre i 3000 euro netti.

Addirittura, gli statali – sono spesso costretti ad accedere a sussidi sociali per far fronte alle spese di base, in uno scenario di crescente precarietà. Il segretario Foti: "Serve una riforma strutturale e immediata", "Come si può mantenere un elevato standard di prontezza operativa quando si fatica a sopravvivere?", si domanda il Segretario Generale Girolamo Foti, che rilancia l'appello alle istituzioni militari e politiche: > "È arrivato il momento di discutere seriamente delle condizioni di vita dei militari.

Servono risposte strutturali, non promesse. Il benessere del personale deve essere una priorità strategica, al pari dell'ammodernamento degli armamenti."

Tra le nostre proposte che porteremo all' interno dei palazzi:

ITAMIL ha ribadito il proprio sostegno all'iniziativa "Burocrazia Zero" lanciata dal Capo di SME, sottolineando che la partecipazione del personale ha prodotto spunti reali, solo idee, la condivisione di un progetto possono migliorare le nostre condizioni di vita.

Il segretario Foti ha ricordato che ITAMIL, assieme a USAMI, ha rifiutato un contratto ritenuto irrisorio, portando avanti la voce dei colleghi con fermezza e responsabilità.

"Se tutte le sigle sindacali avessero agito come noi – conclude Foti – oggi ci sarebbero maggiori risorse sul tavolo.

È tempo di passare dalle intenzioni ai fatti. I militari meritano dignità, tutele e condizioni adeguate per servire il Paese in territori tanto difficili quanto strategici.