22 luglio 2025 ore 09:30 - Incontro con il Ministro della Difesa On. Guido Crosetto presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate a Roma. Intervento integrale del segretario generale Girolamo Foti

22.07.2025

Autorità istituzionali, militari e politiche presenti

Buongiorno a tutti.

Porto il mio saluto e quello del Presidente Sandro Frattalemi e del Vice Presidente Nicola Passarelli Cofondatori dell'Organizzazione Sindacale ITAMIL ESERCITO

Sono trascorsi tre anni dall'insediamento dell'attuale Governo.

Desidero innanzitutto ringraziare il Ministro della Difesa per l'attenzione che continua a riservare al personale militare e ai loro rappresentanti, in un contesto internazionale sempre più complesso, fragile e carico di sfide.

Vorrei ripartire da un richiamo forte e autorevole, quello del Presidente della Repubblica, il Professore Sergio Mattarella: "I salari insufficienti sono una grande questione per l'Italia. Gli stipendi sono inadeguati e le famiglie faticano ad andare avanti."

Parole che non richiedono commenti, ma azioni. E tra queste azioni, una è fondamentale: rafforzare il dialogo con le rappresentanze sociali.

Investire nel confronto non è mai tempo perso, soprattutto quando riguarda chi serve lo Stato con disciplina, impegno e senso del dovere.

In questo spirito, la nostra Organizzazione Sindacale – ITAMIL ESERCITO – ha assunto con responsabilità il compito di rappresentare le istanze del personale militare, attraverso un lavoro quotidiano di ascolto, raccolta di segnalazioni e interlocuzione con le Istituzioni.

Abbiamo diverse criticità operative da sottoporle:

- In tre anni, nessuna delle due Commissioni Difesa di Camera e Senato ha convocato i sindacati militari per un confronto istituzionale.

- L'incontro con il Presidente del Consiglio, già richiesto in occasione della precedente tornata contrattuale, non ha ancora avuto luogo.

- Gli incontri tematici con le amministrazioni, pur apprezzabili, non hanno prodotto risultati concreti sul benessere del personale.

- Le recenti modifiche alla Legge 46 e al Codice dell'Ordinamento Militare hanno compresso le prerogative sindacali, soprattutto a livello territoriale, azzerando l'operatività delle sezioni e dei distretti.

- Mancano strumenti reali ed efficaci che consentano ai rappresentanti di esercitare il proprio ruolo con dignità, trasparenza e incisività.

- Sui media locali della Sardegna, è emersa una denuncia su possibili contaminazioni ambientali a Teulada. Chiediamo che sia garantita piena trasparenza e vigilanza sulla salute dei militari.

- Chiediamo che la stagione del dialogo non si limiti a incontri formali, ma si trasformi in azioni verificabili e coerenti con le esigenze espresse dal personale nel frattempo e in corso il periodo del rinnovo contrattuale 25/27 ed abbiamo la necessità di un sostanziale cambiamento rispetto al passato.

Tra i Temi cruciali ancora aperti, oltre alle criticità operative, restano aperti nodi strutturali che incidono direttamente sulla vita e sul futuro del personale:

- Welfare e convenzioni su rete nazionale in materia di trasporto pubblico, treni, aerei, traghetti, da adeguare ai colleghi delle forze di Polizia affinché non esistano servitori dello stato di serie a e di serie b;

- Riordino e ricostruzione delle carriere, oggi ancora in stallo.

- Concorso straordinario ex art. 958.

- Sbocchi occupazionali per i volontari in ferma prefissata, da stabilizzare.

- Emergenza abitativa del personale, troppo spesso trascurata.

- Aggiornamento dei coefficienti pensionistici e riconoscimento della specificità militare, anche in riferimento al DDL n. 6 e n. 161 (ottobre 2022), primo firmatario Senatore Maurizio Gasparri, e l'all'Atto n. 817 alla Camera dei Deputati dell'On. Stefano Graziano.

- Interventi sulla Legge 104, art. 42-bis, Legge 267 Con l'invecchiamento del personale e il mancato ringiovanimento – effetto diretto della Legge 244/2012 – sono aumentati i casi di militari che accedono ai benefici previsti dalla Legge 104/1992, dall'art. 42-bis e dalla Legge 267. Una proposta di modifica normativa era stata presentata e poi respinta nella scorsa legislatura, con il sostegno dell'On. Salvatore Deidda, oggi al Governo.

Alla luce di ciò, ci chiediamo se questi argomenti rientrino tra le priorità del Dicastero e se si intenda intervenire in coerenza con quanto già sostenuto in passato.

Proposte operative

Per chiudere in modo costruttivo, avanzando soluzioni concrete, proponiamo:

- Convocazione periodica dei sindacati militari da parte delle Commissioni Difesa.

- Incontro formale con la Presidenza del Consiglio, da calendarizzare.

- Rendere tracciabili e verificabili gli esiti degli incontri tematici con l'amministrazione;

- Ripristino delle prerogative sindacali territoriali, oggi limitate.

- Istituzione di un osservatorio paritetico tra Ministero e sindacati.

- Verifica delle condizioni ambientali nelle aree operative, a partire da Teulada.

- Meccanismo di consultazione permanente con i sindacati dei militari.

Conclusione

Noi non chiediamo privilegi, ma rispetto, strumenti e ascolto.

La nostra funzione è complementare, non contrapposta.

"La democrazia si rafforza quando si ascoltano tutte le voci, anche quelle fuori dal coro. La storia ci insegna che il buon senso spesso risolve più problemi dei proclami. E oggi, di buon senso, ne abbiamo un disperato bisogno".

Grazie per l'attenzione.

Il segretario generale

Girolamo Foti

(Al termine dell'intervento il segretario Foti ha consegnato il documento delle proposte Itamil alle autorita' presenti all'incontro).

LE RISPOSTE (SINTESI DEL MINISTRO DELLA DIFESA ON. GUIDO CROSETTO

Il Ministro della Difesa ha dichiarato che le risorse destinate all'ammodernamento delle Forze Armate saranno allocate principalmente al personale. Ha sottolineato l'importanza della valorizzazione delle risorse umane, dell'incremento e del ringiovanimento degli organici, anche attraverso una revisione del modello di Difesa 244.

Ha inoltre annunciato interventi mirati in ambito welfare, con particolare attenzione alla tutela della salute dei militari e dei loro familiari. Tra le priorità evidenziate figurano anche la previdenza, le condizioni alloggiative del personale e delle rispettive famiglie, nonché l'adeguamento degli stipendi al costo della vita, attraverso l'immediata apertura del rinnovo contrattuale per il triennio 2025-2027.

Il Ministro ha manifestato la volontà di sollecitare le Commissioni Difesa di Camera e Senato affinché siano avviate interlocuzioni formali con le rappresentanze sindacali militari. In conclusione, ha preannunciato che il pagamento del FESI (Fondo per l'Efficienza dei Servizi Istituzionali) sarà effettuato nel mese di agosto 2025.

Pertanto, numerosi punti affrontati nell'intervento del Segretario Generale Girolamo Foti sono stati ripresi, nella prospettiva di avviare una nuova fase di confronto strutturato con le istituzioni, il Governo e il Parlamento, finalizzata al conseguimento di risultati concreti a beneficio del personale.

"Noi di ITAMIL – abbiamo responsabilmente compiuto la nostra parte."